Informazione

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Che cos’è?

Luogo isolato, silenzioso, alto (800 m.), ricco di storia, cultura, spiritualità e bellezza. Isola bianca nel verde dei boschi. Nel Sud dell’Umbria, a 110 km da Roma, a 70 da Assisi, a 30 da Spoleto, a 15 da Terni, a 10 da Acquasparta, tra Cesi e Portaria. Nel 1213 passaggio di San Francesco che vi restaurò una cappella antica e compose un testo che anticipa il Cantico delle Creature (“Exhortatio ad laudem Dei” Fonti Francescane 265a). Per molti secoli presenza dei Frati Francescani che facevano vita di preghiera, meditazione, silenzio, studio, lavoro e accoglienza di pellegrini, viandanti e mendicanti. Abbandonata (1867), saccheggiata e ridotta ad un cumulo di macerie, fu riscoperta nel 1991 e riportata al suo antico splendore per l’opera coraggiosa, generosa e tenace di centinaia di volontari. La Romita è un progetto di restauro e un progetto di vita; recupero del passato con l’impegno nel presente per costruire futuro. Il futuro ha radici antiche.

Cosa vuole?

Attirare con la bellezza del luogo e la validità del progetto, accogliere con cordialità, aggregare in un clima di amicizia e di fiducia. Abbiamo ricostruito gli antichi edifici per riempirli di persone, idee e attività. In linea con la sua lunga storia di “Eremo”, la Romita propone un programma di spiritualità francescana e di vita alternativa al chiasso, al rumore, allo stress, alla confusione materiale e mentale: E’ un invito alla preghiera contro la dimenticanza di Dio, alla meditazione contro la dispersione di energia, al silenzio contro il troppo parlare, alla vita nella Natura e con gli animali contro la troppa tecnologia, all’accoglienza del diverso e del lontano contro la chiusura ed il rifiuto, alla condivisione del tempo e dello spazio contro l’individualismo e l’egoismo, allo studio del Vangelo contro la scarsa conoscenza di Cristo, allo stile di vita sobrio e sano contro le troppe cose inutili e dannose. E’ un programma alternativo al trend della nostra società. “Solo i pesci morti non vanno contro corrente”.

La Romita serve: a fermarci per chiederci chi siamo, da dove veniamo, dove ci troviamo e dove intendiamo andare; aconoscere meglio Gesù Cristo per poterlo amare nel nostro impegno per gli altri; ad acquisire “mente lucida, cuore caldo e mani operose”. La preghiera, il silenzio, la meditazione, l’ascolto della Parola, l’amicizia con Cristo, il contatto con la Natura sono in grado di dare risposte valide a molte nostre domande. La Romita è una combinazione tra lavoro e preghiera, parola e silenzio, ecologia e teologia, azione e contemplazione, Natura e cultura. Una scuola di vita.

Sta solo come l’albero, vivi in Comunità come il Bosco”.

Fra Bernardino

Vivendo con gli altri, per gli altri e degli altri impari il senso della vita.

Come si svolge la giornata

Sveglia (con musica) prima della levata del sole. Suono della campana che chiama alla preghiera in Chiesa. Colazione in silenzio come esercizio di attenzione verso gli altri, di umiltà e di gratitudine per i frutti di Madre Terra. Lavoro manuale (Orti, giardini, manutenzione degli edifici, legna per l’inverno, pulizie, cucina). Ore 13.00 Pranzo. Nel pomeriggio tempo libero per stare da soli e in silenzio, leggere, scrivere, fare passeggiate nei boschi e sulla Montagna. Ore 19.00 suono della campana e preghiera. Ore 19.30 Cena. Dalle ore 22.00 riposo e silenzio.

Chi può venire

Tutti (giovani, anziani, famiglie con bambini, credenti, agnostici, atei, vicini, lontani) a condizione che si è contenti, convinti e costanti (le tre “C” indispensabili per la riuscita di un progetto), curiosi, interessati e disposti a partecipare al programma. Nel rispetto di tutta la Romita: degli edifici, delle persone, delle piante e degli animali. Lo stile di vita è semplice e sobrio: bisogna “contentarsi di quello che passa il Convento”. Prenotarsi per email e comunicare nome, cognome e telefono.

Cosa portare

Sacco a pelo, torcia (non c’è corrente), scarpe adatte. Per le spese: offerta libera secondo la possibilità economica di ciascuno. La Romita ha introdotto “l’Economia del Dono”.

Chi viene alla Romita è responsabile della Comunità:

  • Tempi di riposo (15.00 – 19.00). Usa il tuo tempo alla Romita per prendere coscienza dell’ importanza delle parole. La Romita non è un luogo di parole vuote.
  • L’intera area interna del Convento è particolare. La cappella e la chiesa sono luoghi di silenzio. Quando la campana chiama, andiamo insieme alla preghiera in silenzio: ci raduniamo per raccoglierci interiormente.
  • L’area sotto il cedro del Libano è riservata ed è l’abituale dimora dei cani: non disturbarli! Sono loro che con amore proteggono la Romita. Nel bosco ci sono cinghiali, istrici, martore, tassi, volpi e anche lupi.
  • Prendiamo i pasti insieme. Colazione sempre in silenzio. Spesso anche la cena. Il silenzio non significa parlare piano, ma non parlare. Usare il linguaggio del corpo, espressioni del volto, gesti, sguardi, movimenti delle mani e un sorriso dicono più di tante parole.
  • I nostri cani non sono giocattoli! Vivono liberamente e in branco. Pertanto, accarezzali solo quando ti vengono vicino. Non dare mai da mangiare ai cani.
  • Abbiamo un sistema idrico sapientemente concepito dal tempo dei Frati. Cisterne raccolgono la preziosa acqua piovana per cucinare, lavare, fare la doccia, servizi igienici. Usa l’acqua con attenzione.
  • Il fumo non è gradito in tutta la zona interna della Romita.
  • Se vuoi lasciare un’offerta alla Romita: nella cassetta in Chiesa. Grazie di cuore.
  • I visitatori non sono autorizzati ad accedere alle celle/camere. I servizi igienici per i visitatori si trovano all’ingresso o alle docce nel bosco.